giovedì 14 gennaio 2010

Il Cacciatore - 3

"UARRRHHH!!!" l'urlo di rabbia provenne da pochi metri al lato del Cacciatore.

Quasi due metri e mezzo di muscoli erano lì, tesi come corde di chitarra, pronti a scattare in direzione dell'avversario.
L'orco...nella sua postura vagamente ricurva, quasi scimmiesca, imbracciava un enorme e rozzo martello da guerra che a giudicare dalle incrostazioni rossastre sulla parte terminale dell'arma aveva infranto e spaccato diverse ossa.
La mascella prominente, i canini pronunciati e quegli occhi, quasi umani, che erano iniettati di odio e determinazione.
Il colosso dalla pelle verde-grigio scattò con possenti falcate, nonostante l'ingombro della pesante corazza ammaccata che gli copriva quasi per intero il busto, verso il Cacciatore; i capelli neri agitati dalla corsa, il martellone ormai alto, pronto ad abbattersi sull'aversario.
Il Cacciatore era lì, immobile. Solo lo sguardo seguiva l'incedere dell'orco fino a quando non portò le dita alla bocca e fischiò.

"Spaccapietra!" urlò il cacciatore mentre il suo sguardo si spostò giusto per seguire il fulmineo apparire di un qualcosa...

Un latrato da far gelare il sangue precedette di un istante l'arrivo di un cane, un molosso, dal color grigio che scattò in direzione dell'orco saltandogli letteralmente addosso e mandandolo, inspiegabilmente a gambe all'aria.
Lo stesso orco si alzò prontamente domandandosi, a giuidicare dall'espressione incredula, come ciò fosse stato possibile. Chi mai avrebbe potuto deviare un orco in carica con tale facilità? L'armatura...aveva un'ammaccatura che prima, sicuramente, non c'era...
Che forza aveva quel cane che ora lo fissava con occhi bianchi da sembrar di marmo?

L'orco non ci pensò oltre e fece per colpire con il proprio martello il quadrupede il quale riuscì a schivare il primo colpo.
L'orco però non era un combattente da poco ed inziò, in rapida successione, a prodursi in una serie di colpi potenti e precisi che ben presto misero in diffcoltà il molosso.
Ed infine il colpo andò a segno. Il martellone impattò potentemente su un fianco dell'animale (?) ma con effetti del tutto inattesi.
L'orco, per via del contraccolpo, dovette lasciare la presa sulla pesante arma con una smorfia di dolore. Probabilmente uno dei polsi era slogato e gli doleva.
E del cane, invece?
Quest'ultimo era stato sbalzato via, ma neanche tanto poi. Era lì, sdraiato su un fianco, e prontamente si rialzò come nulla fosse.
Non vi era traccia di tumefazioni nè di sangue.
L'orco trasalì. Del cane non doveva esserci ormai che una poltiglia sanguinolenta ed invece...
Ed invece il cane ringhiò snudando dei bianchissimi denti, anch'essi parevano essere di marmo, e si scagliò sull'orco adesso indifeso.
L'umanoide accolse la carica del canide ma con ulteriore stupore si ritrovò a dover sorreggere un peso non previsto, decisamente superiore al normale.
Certo all'orco la forza non mancava, ma dovette comunque inginocchiarsi per non finire nuovamente con le gambe all'aria.
"Uh? - si domandò l'orco spalancando gli occhi cercando per un istante lo sguardo del Cacciatore che fino a quell'istante aveva osservato l'intera scena con impassibilità - Cane...di...pietra?"
Gli orchi, pensò il Cacciatore, erano combattenti eccellenti. E, a discapito di quanto si pensasse, non erano affatto stupidi. Il loro limite, però, era nel voler fare qualcosa di cui proprio non erano capaci: parlare altre lingue.
Vuoi avere un vantaggio su un orco? Fallo parlare. Per articolare qualcosa che non sia della sua lingua madre impiegherà e sprecherà attenzione.
E così, distratto da quella inspiegabile rivelazione e dall'aver proferito poche (ovvie) parole, allentò per un istante la presa sul canide.
Un ringhio e le mascelle del molosso si chiusero sulla giugulare dell'orco con un sonoro schiocco simile a quello di due pietre che vengono a contatto tra di loro.
..Spaccapietra...il nome diceva molto in effetti...

1 commento:

  1. Io metterei al collo del cane un nastro rosa :-) secondo me gli donerebbe

    Però a me pure gli orchi stanno simpatici....

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