lunedì 11 gennaio 2010

Il Cacciatore - 2

Non appena il mezzelfo fichetto raggiunse il suo dio (o demone) l'aria crepitò attorno al Cacciatore; un fascio irregolare di pura energia per poco non lo folgorò sfiorandolo di un nonnulla.
Un'elfa (erano odiosi gli elfi, tutti) era lì a pochi metri di distanza. Le mani ancora le crepitavano d'energia ed erano illuminate da una inconfondile luce color perla. I lunghi capelli color grano erano dritti, sparati verso l'alto, come migliaia di aghi.
Disse qualcosa nella sua lingua, forse una bestemmia (sì, anche gli elfi bestemmiavano), sicuramente l'ennesima promessa di morte e vendetta. Poi articolò e gesticolò qualcosa pronta a protendere le mani verso l'avversario che aveva ucciso due dei suoi compagni.
Le parole, però, le morirono in bocca quando un quadrello di balestra le attraversò da parte a parte la gola lasciandola letteralmente senza fiato.
L'elfa si portò le mani alla gola ferita cercando, inutilmente, di tamponare il sangue che copioso le stava imbrattando la fine tunica color sottobosco.
Fu questione di istanti...lunghi...interminabili istanti, e l'elfa si accasciò in terra, morta.
Distante pochi metri, Il Cacciatore, in posizione vagamente plastica, aveva imbracciato la sua balestra e scoccato il colpo mortale.
Non una parola, non un sussuro.
Troppe cerimonie, troppe parole, troppi gesti. Quando si combatte per uccidere si deve essere veloci, diretti, inesorabili. Il nemico non è uno scemo, non aspetta certo i comodi dell'avversario. Il nemico è mortale e ti uccide al primo tentennamento.

2 commenti:

  1. ...e 3 a 0 per il cacciatore
    ps: spero solo che l'elfa non fosse carina :(

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  2. speranza vana, gli elfi sono sempre carucci ^_^
    ma a me stanno terribilmente sulle balle e penso che si sia anche capito ^__-

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