mercoledì 10 marzo 2010

Il Cacciatore - 6

Il viaggio fu decisamente tranquillo.
Il Cacciatore portò, di superfluo, solo un'anonima sacca da viaggio. Per il resto, l'unica cose di cui non si separava mai quando si trattava di una battuta di caccia era la sua balestra; ed ovviamente un numero sufficiente di quadrelli.
Il Cacciatore, già all'epoca, era rinomato per una sua caratteristica non particolarmente diffusa: creava da se i quadrelli per la propria balestra. Non si trattava di quadrelli però normali o "commerciali". Avevano spesso delle caratteristiche particolari in base alle varie prede da cacciare. Aveva così quadrelli con la punta avvelenata o intinta di qualche forte anestetico. Ma anche quadrelli con punte d'argento o con delle finte punte che nascondevano al loro interno polveri urticanti o accecanti.
Inoltre il Cacciatore non mancava mai di separarsi dai suoi unici due cani dai nomi alquanto curiosi: Spezzaossa e Spaccapietre.
Al fianco di Alcuis il Cacciatore giunse quindi alle porte di Amorion.
"Prima di entrare vorrete forse riposarvi - gli si rivolse timidamente Alcius che, invero, dovette trascorrere gran parte del viaggio in assoluto silenzio vista la scarsa vena chiacchiericcia del Cacciatore - la tenuta Youka ha una stanza pronta."
"Preferirei mettermi subito al lavoro." rispose asciutto il Cacciatore.
"E questo le fa onore - rispose Alcius chiedendosi, al contempo, come non avvertisse la minima stanchezza per un viaggio durato quasi una giornata intera - Ma in città avranno bisogno di almeno un paio d'ore per sistemare le ultime cose. Non credo ci aspettassero così velocemente..."
Il Cacciatore sospirò.
"Due ore, non di più." disse spronando il proprio cavallo in direzione della tenuta Youka. Le regole, quando poteva, era solito dettarle lui.